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Scrivi un commento al testo di Annalisa Scialpi
Ifigenia, rosa del deserto.

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Mio padrò issò il palo,

chiamò gli uomini.

Mi legarono.

 

Poi egli appiccò il fuoco.

 

“Il sacrificio è compiuto” disse,

volgendosi dalle ceneri,

fissando imperturbato il vasto mare.

 

Ma non vide

la sua stessa carne bruciare,

né me rifiorire

come rosa

del deserto.

 Angelo Naclerio - 13/04/2023 22:37:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

É certo un antico mito cantato in questi versi
ma il nostro mondo è pieno d’occhi ciechi
occhi che non cercano
che non vedono
che stanno chiusi
nell’immagine di se stessi.
Un caro saluto.

 SilviaDeAngeliss - 13/04/2023 19:07:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

Bellissimi, e coinvolgenti i richiami mitologici nei tuoi bei versi, per una speciale suggestione tutta da vivere nella loro lettura...
Vivi una bella sera, cara Annalisa

 Vincenzo Corsaro - 13/04/2023 17:46:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Hai modificato il finale, ma il senso sublime che gli hai voluto dare è proprio come piace a me, probabilmente perché intendiamo allo stesso modo il significato di sacrificio, dolore, morte... tutti sinonimi di rinascita. Un abbraccio e un grazie :)

 Caterina Alagna - 13/04/2023 17:17:00 [ leggi altri commenti di Caterina Alagna » ]

Che bella questa trasposizione poetica del mito. Come sempre sai stupirci con i tuoi splendidi versi.

 Quin - 13/04/2023 15:36:00 [ leggi altri commenti di Quin » ]

Bella (senza stare a ripartire la quota di bellezza fra il mito e i tuoi versi). Ifigenia che si sacrifica nel rito di passaggio adolescente/donna e le due cerve che muoiono - una prima per mano di Agamennone, l’altra al posto di lei: ricordati Desert rose di Sting, se ti va! Ciao e grazie Quin
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